7 giugno 2022

Il punto di vista delle Corporate: intervista a MSD



Dal 2019 Italian Angels for Growth, il più grande gruppo italiano di business angel professionali, ha aperto le porte alle aziende nazionali e internazionali interessate alla ricerca e alla promozione dell'innovazione.

L’obiettivo è quello di incentivare la cooperazione tra i diversi attori dell’ecosistema innovativo, offrendo alle aziende servizi a supporto delle loro attività di open innovation, visibilità sulle nuove tecnologie in sviluppo e opportunità di collaborazione con startup innovative, centri di innovazione e accademia.

Scopriamo di più insieme a MSD, Corporate Partner IAG, che ha creato una collaborazione strategica con gli angel, trovando il valore aggiunto della attività di scouting IAG di oltre 6.000 startup e ampliando le proprie opportunità di business tramite la collaborazione con alcune società innovative selezionate.

Ne parliamo con Nicoletta Luppi, CEO MSD Italia.

MSD, conosciuta negli Stati Uniti e in Canada con il nome di Merck & Co., Inc., è una multinazionale americana leader nel settore farmaceutico., che ha rivoluzionato i paradigmi terapeutici per decine di patologie attraverso la scoperta di oltre 200 molecole innovative. Cosa vi ha spinto a voler interagire con l’ecosistema startup e ad impegnarvi a 360° in tema di Ricerca, Sviluppo e Open Innovation?

La nostra missione, come MSD, è quella di Inventare per la Vita, con l’aspirazione di diventare la prima azienda biofarmaceutica a elevata intensità di ricerca al mondo. Questa aspirazione si traduce concretamente nella ricerca continua di nuove terapie farmacologiche e vaccini innovativi, siano essi scoperti e sviluppati nei nostri laboratori di ricerca o frutto di una virtuosa sinergia con player e partner esterni. Generare innovazione ed essere competitivi sul mercato, garantendo soluzioni di alta efficacia e di grande aiuto per tutto l’ecosistema della filiera sanitaria, comporta alea e rischi e richiede anche una continua ricerca di partnership strategiche al fine di creare un sistema virtuoso di scambio di know- how, valorizzando le diversità e le competenze di ciascun soggetto dell’ecosistema.

Le partnership tra aziende e startup sono portatrici di vantaggi per entrambe le parti, a condizione che si promuovano delle contaminazioni positive tra le realtà coinvolte. Come MSD crediamo fortemente in una ricerca che si basa sulla concezione di partnership e sull’idea di open innovation in network, considerate elementi chiave del nostro successo, perché consentono di velocizzare i tempi di accesso all'innovazione e garantiscono valore aggiunto per i nostri Pazienti, rendendo accessibili nuove cure che possono salvare o migliorare la loro Vita o prevenire malattie.

Facciamo alleanze/acquisizioni anche nelle aree terapeutiche dove abbiamo un maggior focus: Oncologia, Cardio-metabolica, Vaccini, Immunologia, Neuroscienze. E nel 2021 MSD Italia ha investito ben il 26% del suo fatturato in Ricerca e Sviluppo, ed è un impegno che porta avanti ormai da moltissimi anni, nel nostro paese investiamo all’anno circa 54M€ attraverso studi clinici e contiamo in Italia n.100 studi clinici attivi.

Per poter supportare al meglio questa attività, disponiamo di uno specifico modello di engagement dell’ecosistema di innovazione a livello globale che, attraverso la realizzazione di Hub co-localizzati con strutture di ricerca dedicate, operano per integrare MSD nelle più importanti comunità scientifiche al fine di interagire e collaborare con il mondo accademico, biotecnologico, farmaceutico e dei VC e finalizzare accordi che consentano lo sviluppo di terapie innovative per il trattamento di unmet medical need.

Tutto questo si traduce a livello locale attraverso le attività dei nostri diversi team che grazie ad un commitment giornaliero e attraverso l’analisi degli obiettivi e trend da raggiungere sopraindicati, si occupa di trovare le realtà locali che possono combaciare al meglio con la vision aziendali.

Ci occupiamo di implementare opportunità di licensing con partner esterni su prodotti della nostra pipeline, ma da più di due anni ci siamo inseriti, attraverso programmi specifici, in progetti di open innovation, nella ricerca all’esterno di soluzioni innovative che possano rientrare e sviluppare il nostro business.

Pertanto, abbiamo deciso da due anni di entrare a far parte nell’ecosistema di IAG, volendo entrare in contatto con tutte quelle realtà che spesso, per dimensione o provenienza geografica si perdono al nostro radar. Attraverso il supporto di partner qualificati, quali IAG, facciamo scouting con cadenze periodiche di realtà innovative e promettenti, con l’obiettivo concreto di riuscire ad internazionalizzare il progetto, scalandolo ai nostri colleghi degli hub di ricerca innescando un volano virtuoso con l’obiettivo di creare valore per i pazienti e per il sistema salute in generale.

Per noi oggi fare ricerca ed innovazione vuol dire questo, interagire con un ecosistema innovativo e in forte crescita, entrare in contatto con grandi e piccole realtà al fine di sviluppare il nostro business, perché crediamo fortemente che ad oggi non possiamo e non dobbiamo fermarci ma dobbiamo guardarci continuamente intorno per garantire un alto sviluppo e specializzazione dei farmaci per i nostri pazienti e una ricerca che sia di grande eccellenza non solo per noi ma per tutto l’ecosistema sanitario.

L’Innovazione è uno dei driver fondamentali per MSD, che investe ogni anno in tutto il mondo oltre 13 miliardi di dollari in R&D interno, ed ha recentemente investito molto sulla ricerca di startup con l’obiettivo di attivare collaborazioni che possano apportare valore all’intero settore. Per questo, negli ultimi anni avete sostenuto diverse attività di ricerca ed innovazione come il programma di Open Innovation, ci puoi raccontare di più su questo tipo di attività?

L’innovazione in campo sanitario e farmacologico è, a tutti gli effetti, una nostra priorità per garantire il benessere in ogni Paese e per tutta la popolazione.
La pandemia ha accelerato il ricorso alla tecnologia e a nuove idee progettuali in tutti gli ambiti della nostra vita, incluso quello della Salute e ha evidenziato in modo incontrovertibile quale sia l’impatto della Salute sulla vita di ciascuno di noi e sulla ricchezza e sella stabilità sociale di una nazione. Al tempo stesso è chiaro a tutti come il modo di fare innovazione sia cambiato e come progressivamente le aziende si stiano avvicinando a un modello di engagement che le spinge a trovare soluzioni e opportunità al di fuori delle proprie mura. In MSD crediamo nel grande valore dell’open innovation in network, che verte sulla partnership tra grandi aziende e piccole startup per mettere a disposizione dei mercati nuovi prodotti e nuove tecnologie, utili anche per gli altri player, per creare innovazione di qualità e per portare valore nelle aree geografiche in cui operiamo. È una filosofia che fa parte del DNA di MSD che ci ha portato alla scoperta di scoperte scientifiche rilevanti per la salute dell’umanità.

La streptomicina, ad esempio, il primo antibiotico efficace contro la tubercolosi, è è un esempio di open innovation ante litteram. Gli scienziati che isolarono la molecola di streptomicina e poi vinsero il Nobel, ci riuscirono grazie:

o alla strumentazione messa a disposizione da MSD
o e alla collaborazione dei ricercatori dell’azienda e dei governi dell’epoca.

A fronte di questa collaborazione, MSD ottenne l’esclusiva per i diritti di produzione a cui, peraltro, rinunciò.

La comunione di intenti e la complementarità delle competenze hanno consentito un’innovazione che ha cambiato la salute dell’umanità e questa è la filosofia che ci guida: è la leva strategica per sostenere progetti innovativi di grande impatto. In quest’ottica, progetti di Open Innovation come Health & Biotech Accelerator rappresentano un prezioso strumento per mettere in contatto i diversi attori della filiera della Salute. Questo progetto di accelerazione va a coniugare la salute, il biotech e l’innovazione nel settore delle Life Sciences ed è un perno di collegamento tra piccole realtà promotrici di progetti innovativi e il mondo della grande industria privata. Il punto di incontro tra questi due mondi permette di fare la differenza per le partnership di valore. L’innovazione, infatti, ha bisogno di un ecosistema che la incoraggi, la incentivi, la sostenga e la premi, perché generare innovazione richiede anni di ricerche, miliardi di euro di investimenti (che spesso cadono nel vuoto) e un sistema articolato e complesso di tutele e incentivi.

Ciascuno di noi (le aziende, le piccole start up, le istituzioni e il mondo scientifico) è infatti portatore di un know how e di un valore distintivo. Solo insieme, attraverso una sana e trasparente collaborazione, possiamo fare la differenza per la Vita e la Salute delle Persone.
Questa è la chiave di tutto: l’innovazione non è “solo” un cambiamento rispetto a una situazione esistente, non è “solo” la scoperta di qualcosa che prima non esisteva. Noi di MSD riteniamo che l’innovazione possa definirsi tale, e abbia un valore, esclusivamente se genera, aggiunge, salva o migliora la Vita delle Persone.

L’evoluzione del settore sta vedendo un ruolo sempre più importante delle soluzioni di Digital Health: prodotti o servizi che mirano a portare maggior valore al paziente, ad esempio semplificando il patient journey, potenziando gli strumenti di diagnostica o agevolando la scoperta di nuovi farmaci tramite strumenti digitali. Come può un leader del settore farmaceutico affrontare questa nuova sfida e quanto è rilevante la collaborazione con realtà più piccole e innovative in questo ambito?

In MSD, fare innovazione non significa solo Ricerca. Scoprire e rendere disponibili farmaci e vaccini innovativi è certamente la prima attività in cui si esplicita la nostra capacità di guardare al futuro; renderli noti, accessibili e disponibili a tutti è la nostra vocazione. Tuttavia, l’eccellenza scientifica e la capacità di innovare si esprimono anche nell’impiego di nuovi canali multimediali, nuove tecnologie, servizi all’avanguardia a supporto di medici e pazienti in grado di favorire l’interazione fra loro, e che consentano di colmare anche eventuali situazioni di disparità di accesso o di disagio, espresso da quei pazienti per cui la movimentazione fisica assume un aspetto critico, che spesso comporta il deterioramento della salute stessa del paziente per la mancanza di puntuali visite di controllo e di prevenzione. L’industria farmaceutica è un player importante in questa trasformazione digitale e una sfida che si sta imponendo all’intera Pharma Industry è il superamento del concetto di Farmaco inteso come mero prodotto. Per questo motivo, è necessario approdare a una visione che non si concentri solo sul farmaco ma che punti i riflettori sull’intero patient journey, per essere sempre più vicino al paziente e alle sue esigenze. Si vuole andare sempre di più verso una medicina personalizzata, e sarà possibile farlo attraverso una maggiore integrazione delle nuove tecnologie e, in particolare, dell’analisi dei dati (big data e analytics).

È fondamentale farlo stando al passo con i tempi; partendo dai nostri pazienti, dal loro stato di salute e dai loro need, che si stanno evolvendo e trasformando.
Al settore sanitario, al mondo dell’Healthcare e della Salute più in generale, oggi il digitale offre la straordinaria opportunità di effettuare un ulteriore e necessario salto di qualità verso un SSN più efficiente, sostenibile nel lungo periodo e universale, con la possibilità di essere accessibile a tutti sull’intero territorio nazionale.

Per raggiungere questi obiettivi è necessario rivedere processi e servizi sanitari coinvolti a vario titolo nella trasformazione digitale, ridisegnando governance e ruoli in un modo nuovo rispetto al passato.

Gli Strumenti innovativi del mondo Life Science e la Digital Health stanno aprendo nuove opportunità a tutti gli stakeholder della salute attraverso l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale.

Questi strumenti ci avvicinano alle Persone come mai prima d’ora: canali di comunicazione adatti alla corretta informazione di patologie, rischi e soprattutto prevenzione; permettono al customer di avere a disposizione le corrette informazioni, soprattutto in un periodo in cui le “fake news” ormai dilagano su questi nuovi canali di comunicazione. Vogliamo combattere questo trend sia con il medico che ha sempre più bisogno di informazioni, che cerca ormai quasi esclusivamente online, sia con il paziente che vuole cercare informazioni o monitorare il proprio stato di salute sempre più in autonomia.

La digitalizzazione dell'assistenza sanitaria, infatti, è un fattore chiave per una migliore evoluzione della gestione dell'assistenza ai pazienti, ed è ora importante integrare le soluzioni sanitarie connesse all'interno dei percorsi di cura dei pazienti anche ai fini di una maggiore sostenibilità economica del sistema sanitario.

Siamo all’alba di una nuova era dove finalmente vedremo l’abilitazione di un ecosistema sanitario connesso, che utilizzi le applicazioni di salute digitali come parte dei percorsi di cura individualizzati dei pazienti e misuri i risultati basandosi su dati specifici di Real World Evidences.

Non si può e non si deve tornare indietro dopo aver sperimentato questa forte accelerazione digitale dovuta alla pandemia, la diffusione dei data analytics, e più in generale di un approccio data driven, è ormai imprescindibile per un’offerta di salute sempre più personalizzata, sostenibile ed equa, proprio perché finalmente capillare, su tutto il territorio italiano.

Per non restare indietro, pertanto, non bisogna avere paura di cambiare, ed è necessario spingersi al di fuori della propria comfort zone con curiosità e apertura mentale, per intercettare le tendenze di un ecosistema in continua evoluzione e selezionare i partner giusti con i quali fare vera innovazione: partner con i quali è importante condividere gli obiettivi ma che devono essere necessariamente complementari per quanto riguarda le competenze. E spesso questi partner sono piccole realtà con grandi idee, come quelle selezionate nell’ambito dell’Health & Biotech Accelerator, che quest’anno abbiamo deciso di replicare partecipando come Corporate Partner alla sua seconda edizione.

La salute, che è un diritto della persona sancito dalla nostra costituzione, è diventata così più accessibile e più personale al tempo stesso.

La partnership con IAG è iniziata nel 2020, e in questi anni le due realtà hanno collaborato su diversi fronti: dallo scouting di startup innovative, all’attivazione di collaborazioni con società selezionate, alla partecipazione ad incontri con i principali attori del VC italiano e centri di innovazione sul territorio. In base all’esperienza di questi anni di stretta collaborazione, qual è il valore aggiunto di IAG come radar e punto di contatto con l’ecosistema innovazione?

Secondo MSD, per fare innovazione e ricerca ormai occorre accantonare la vecchia mentalità dello sviluppo in house, e lasciare spazio alla cooperazione fra imprese, alla collaborazione e alle partnership, realizzabile solo se le parti coinvolte approcciano a tale impegno guardando oltre il proprio interesse, verso l’interesse della collettività.

È per questo che, come MSD, siamo orientati verso modelli di Open Innovation in network visti come circoli virtuosi in cui lo scambio di know-how, expertise e competenze avvengono in maniera più efficace e veloce, unendo il mondo della ricerca e dell’innovazione con il mercato unico. Questo modello di innovazione, infatti, sfrutta in maniera complementare idee e risorse interne, insieme a strumenti e competenze provenienti dall’esterno, tenendo in considerazione anche canali alternativi al proprio business, creando connessioni solide verso l’intero ecosistema. Attraverso questo modello, i progetti innovativi, avviando nuove formule di collaborazione, hanno la possibilità di aumentare le opportunità di innovazione, accrescere le proprie competenze e sperimentare nuovi modelli di business.

In questo contesto e seguendo questa vision, adottata dalla nostra azienda ormai da diversi anni, partner di valore come IAG diventano fondamentali per la nostra crescita e per i nostri programmi di ricerca, fanno da collante con realtà di altissimo livello e specializzazione che probabilmente rimarrebbero fuori dal radar e dalla valutazione della nostra azienda, e questo non può assolutamente succedere. Perché spesso i partner giusti, i progetti di valore vengono proprio da piccole realtà con grandi idee, come quelle selezionate nell’ambito dell’Health & Biotech Accelerator, di cui Kither prima citata e tante altre startup ne fanno parte.

In quest’ottica, progetti come acceleratori, distretti di innovazione, collaborazioni con VCs, rappresentano un prezioso strumento per MSD per mettere in contatto i diversi attori della filiera della Salute.

Ciascuno di noi (le aziende, le piccole start up, le istituzioni e il mondo scientifico) è infatti portatore di un know how e di un valore distintivo. Solo insieme, attraverso una sana e trasparente collaborazione, possiamo fare la differenza per la Vita e la Salute delle Persone.